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Radiocomando a quattro canali - 1

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Link Articolo Originale: http://it.emcelettronica.com/radiocomando-quattro-canali-1

 

Radiocomando a quattro canali


Ricevitore in UHF a 433,92 MHz, con autoapprendimento della codifica: funziona in abbinamento con i trasmettitori standard UHF a codifica MM53200/UM3750 con 4096 combinazioni; ciascuno dei quattro canali può operare ad impulso o a livello.

Per chi deve controllare a distanza più di un utilizza-di adatte a controllare ogni sorta di utilizzatore o apparecchio , o vuole attivare e disattivare diversi sistemi attivabile elettricamente: infatti sebbene abbia-(antifurto, apricancello elettrico, illuminazione, ecc.) con mo utilizzato relè in miniatura il cui scambio può con un solo dispositivo, senza portarsi in tasca tanti minitra-trollare al massimo 1 ampère, è vero che dovendo lavosmettitori, esistono da tempo i radiocomandi multicana-rare con carichi maggiori e/o interrompere circuiti a forte le: noi stessi ne corrente basta usare gli stessi relè¨ del radiocomanabbiamo propo-do per alimentare le sti in passato, bobine di servo-ad esempio a 2 relè¨ di maggiore canali con portata, il tutto unico trasmetti-senza alcun tore. Sapendo problema. che a volte Insomma, anche questi non quello che vi bastano abbiamo proponiamo è voluto preparare un dispositivo e pub-versatile e blicare flessibile. Non u n solo: utilizzarnuovo sistema di lo è oltretutto radiocomando, comodo, tanto questa volta a 4 più che l'impo-canali, quindi uti-stazione dei codici non va fatta settando file di dip-swit-lizzabile con i minitrasmettitori standard più capaci, che ch come nei dispositivi tradizionali; infatti abbiamo predispongono di 4 tasti (e quindi di quattro canali).


Questo visto l'autoapprendimento del codice di base, che si nuovo radiocomando presenta quattro uscite indipenden-effettua con una semplice procedura. In poche parole, ti, impostabili in modo che funzionino ad impulso funzionando con i sistemi codificati MM53200 National (monostabile) o a livello (a permanenza, ovvero bistabi-(UM3750 ed UM86409 UMC) il nostro ricevitore rico-le), tutte associate ad un relè¨ normalmente a riposo, quin-nosce i codici a 12 bit generati da tali encoder. I


suddetti sistemi hanno solitamente una prima parte, di 10 bit, che costituisce il codice base, mentre gli ultimi 2 bit servono per indicare il canale indirizzato: in pratica il codice base è quello che distingue il funzionamento di una coppia di trasmettitore e ricevitore dagli altri, mentre gli ultimi due bit sono diversi a seconda del tasto che viene premuto sul TX, ovvero hanno una combinazione diversa a seconda che si voglia attivare il canale 1, il 2, il 3 o il


4. Il codice di base si imposta con i dip-switch, su trasmettitori e ricevitori dei classici radiocomandi, mentre nel nostro caso viene acquisito automaticamente dal ricevitore quando, in fase di autoapprendimento, riceve un segnale codificato a standard MM53200/UM3750; il dispositivo ignora invece gli ultimi bit poiché, come già detto, definiscono il pulsante premuto. Tutto questo non l'abbiamo ottenuto con un nuovo integrato, ma semplicemente adottando un microcontrollore opportunamente programmato: un semplicissimo PIC16C54 della Microchip, comune e arcinoto perché da noi utilizzato tante volte in diversi progetti. Nel nostro caso il microcontrollore svolge tutti i compiti e per completare il radiocomando abbiamo dovuto aggiungere solamente un ricevitore UHF ibrido ed un driver per relè¨, oltre naturalmente a quattro piccoli relè¨ da 1A, miniaturizzati.

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